Hi guys!
Mi chiamo Dajana Piras, sono nata a Lanusei il 5 Gennaio 1986.
Sono cresciuta a Perdasdefogu, un paese sito in Ogliastra, Sardegna.
Language:
Year:
Italian - English
1986
Technician of the Tourist Services - Driving course/ mtb master Coni - Diving patent PADI open water - Environmental hiking guide - 1st level course in speleology - Thecnic of the services of Educator for the environment and sustainability
My Story
Con questa citazione, penso che De Andrè, avesse davvero capito e amato lo spirito della nostra Isola; e come non dargli torto? Mi chiamo Dajana Piras e sono una Guida ambientale Escursionistica, le mie radici non sono del tutto sarde, seppur io son nata e cresciuta in questa Isola magica; amo il mio lavoro perché mi permette di raccontare le mie esperienze di vita condividendole con le persone che come me sono affascinate dall’idea di entrare in contatto con emozioni inaspettate in luoghi unici e speciali. La Sardegna non è solo belle spiagge e mare cristallino, queste sono sicuramente due caratteristiche che la contraddistinguono, ma non le più importanti. Ciò che ci fa amare la Sardegna è il modo in cui scegliamo di viverla. E’ un’isola dalle radici profonde, che raccontano la storia di un popolo forte, combattivo, un popolo che tiene alla sua terra, alle sue tradizioni, e che da sempre ha instaurato un profondo legame con madre natura. Ecco perché è arrivata integra fino ai giorni nostri; nel tempo, l’essere umano, ha sempre cercato di conviverci, di rispettarla senza sopraffarla e per questo motivo, la natura è rigogliosa, ricca di energia vitale, pronta ad accogliere le persone che vogliono viverla in qualsiasi situazione e momento. Attraverso la storia della mia vita, ho creato la mia professione di interprete ambientale. Amo accogliere le persone sensibili e curiose di capire chi siamo e come viviamo, ecco perché sono diventata JanasAdventureS, per condividere con gli altri le esperienze che mi permette di fare la vita ogni giorno. Ho trascorso la mia infanzia in un piccolo paese dell’Ogliastra a Perdasdefogu perché mio padre essendo militare svolgeva il suo servizio nel Poligono Interforze del Salto di Quirra. Mia madre invece è italo-africana, ed ha vissuto in Eritrea fino ai 13 anni per poi arrivare in Italia dove nel Veneto si conobbe con mio padre . Vennero in vacanza dalla famiglia di mio padre e in quel momento insieme decisero di venire a vivere in Sardegna. Mia madre all’epoca aveva 20 anni, essendosi appena diplomata nel settore turistico, oltre ad innamorarsi della terra, che tanto le ricordava l’essenza della sua amata Africa, aveva anche intuito che fosse un’ ottima opportunità per il futuro sia per crescere una famiglia che dal punto di vista lavorativo. Fin da piccola mi hanno sempre trasmesso l’equilibrio e la sintonia che da secoli ha instaurato l’ uomo con la natura, il valore del dare e ricevere da lei; più si tutela e si rispetta e più Lei restituisce vita e armonia. Ho avuto la fortuna di crescere in un paese tranquillo, circondato dalle montagne, la meravigliosa Ogliastra, e i miei genitori son sempre stati appassionati di sport outdoor come la corsa e il trekking e questa passione ha condotto mio padre negli anni 90 a diventare istruttore di speleologia e grazie a questo sono cresciuta con persone davvero speciali, ognuna con una sua specializzazione nel campo ambientale, e con una passione così grande da riuscire a trasmettere a me a ad altri bambini, il valore del patrimonio ambientale naturalistico e storico presente in Sardegna. La famiglia di mio padre viveva in un piccolo villaggio distante 8 km dal comune di Teulada cui appartiene, Genniomus. Era una comunità autosufficiente in quanto avevano in tutto il villaggio elettricità e acqua, e vivevano di pastorizia, e agricoltura. Mio nonno aveva vacche e capre e mia nonna era contadina ed avevano ogni tipo di verdura e in più allevavano anche volatili e conigli. Ma non solo, mia nonna materna era comunque rimasta a Venezia e lavorava in una galleria come guardiana mentre mio nonno materno a causa della guerra, essendo poliziotto rimase in Africa dove morì. Da piccola avevo praticamente da una parte la disciplina, da un altra la vita di campagna, poi c’era la vita in città (perché almeno una volta all’anno i miei genitori ci mandavano insieme a mio fratello nel Veneto da soli accompagnati dalla hostess) ,e in fine la natura selvaggia che circonda Perdasdefogu. Insomma, un bel mix di realtà che hanno dato vita a un modo particolare di vivere la vita. A Perdasdefogu abitavamo durante la mia prima infanzia all’interno di un villaggio di case demaniali militari, nella periferia del paese, costruito in mezzo ai boschi di macchia mediterranea. Con tutti i bambini del villaggio, avevamo uno spazio di gioco vastissimo e in più, selvaggio, quindi la creatività poteva essere espressa in molti modi, le biciclette erano il nostro mezzo di trasporto per eccellenza. Ammetto che essendo cresciuta con un fratello maggiore maschio, lo seguivo ovunque. In estate ci mandavano in Trentino attraverso dei progetti dell’Inpdap, in strutture che ospitavano le colonie e nelle quali ci facevano fare un sacco di attività outdoor come tiro con l’ arco, orienteering, danza, corsa, arrampicata. Questo fino ai 13 anni quando mio padre ebbe il trasferimento a Capo San Lorenzo quindi ci siamo trasferiti in un altro paese nella costa Sud Orientale della Sardegna, a San Vito, nella provincia di Cagliari. Per integrarci nella vita sociale, mi aveva colpito che attraverso la chiesa esisteva un gruppo di scout e quindi avevo deciso insieme a mio fratello di iscriverci e per 3 anni ho praticato questa attività. Poi ho avuto una sorta di “ pausa” dalle attività outdoor. Ho completato gli studi conseguendo il diploma di tecnico dei servizi turistici, mi son iscritta nella facoltà di lettere e filosofia con indirizzo storico artistico ma alla fine ho deciso di non proseguire gli studi universitari e son partita all’ estero. Ho vissuto quattro anni in Inghilterra, ho perfezionato la conoscenza con la lingua inglese e nel mentre lavoravo nella ristorazione e passavo il tempo libero viaggiando e andando a cercare in giro attività di svago come quelle che avevo sempre fatto nella mia isoletta durante l’adolescenza. Ho girato l’Inghilterra, ho visitato un po’ la Germania e la Francia, poi ho deciso di tornare in Sardegna per questioni di salute. Con mio Fratello abbiamo fatto un lungo viaggio in macchina, dall’Inghilterra alla Francia e nel sud ci siamo fermati a Chamonix-Mont-Blanc. Era il 2012 e in questo posto ebbi una sorta di risveglio, non avevo mai visto così tante attività outdoor tutte insieme e nello stesso momento. Mi venne una sorta di illuminazione, tutte le esperienze di una vita, mi erano passate in un istante davanti agli occhi, mi si accese qualcosa nel cuore. Dopo un anno di rientro in Sardegna, iniziai ad avere dei problemi di circolazione alle gambe, il medico mi diede come consiglio di provare a fare delle piccole passeggiate con la bici, così, lo presi in parola e iniziai ad andarmene in giro per gli agrumeti del mio paese, con una vecchia MTB, ogni volta che salivo in sella, provavo le stesse emozioni di quando ero bambina, il vento in faccia, il rumore delle ruote della bici sulle strade sterrate, la polvere, a volte il fango, i profumi della natura, i suoni degli animali, la magia della vita. Da allora, non mi sono più fermata. Mi son comprata una bici da cross country così che potessi andare sempre più lontano con un mezzo comodo adatto ad accompagnarmi in tutti i tipi di percorsi, dalle strade asfaltate a quelle di montagna. Nel 2014 ho fatto il corso di primo livello di speleologia e questa attività mi portava a conoscere posti in montagna unici, e oltre a calarmi giù nelle grotte, tornavo per percorrere in MTB i percorsi visti a piedi con la gente del posto e insieme a me venivano altri amici, quindi oltre all’emozione del pedalare, c’era anche quella di stare insieme, di conoscere persone diverse ma al tempo stesso unite da una passione comune. Nel 2016 decisi di partire a Finale Ligure per fare il corso per guida/ maestro di MTB, non mi interessava fare gare, ma avere la chiave per aprire la porta alle persone che tutt’oggi mi scelgono per vivere la vera essenza della Sardegna e del popolo sardo. Questa esperienza mi ha dato la possibilità di tornare in Sardegna e poter condurre le persone a vivere intense avventure con la bici, nei posti più incredibili dell’isola dove la macchina non può arrivare proprio perché rimasti selvaggi, incontaminati. Unendo la mia passione a questa professione, ero sicura che potessi realizzare il mio sogno di trasmettere la gioia della vita in Sardegna, della natura, della sua storia e dei suoi abitanti attraverso degli itinerari in MTB. Per questo mi reputo più un interprete che una guida, il mio obiettivo oltre a portare le persone in giro per la Sardegna, è quello di lasciare loro un’ impronta indelebile nel cuore attraverso le sensazioni e le emozioni che solo una terra così essenzialmente viva può far percepire, questo è l’insegnamento che ho ricevuto ed è anche quello che trasmetto quando le persone mi contattano per vivere le avventure che creo. La possibilità di avere tante passioni e tanti amici professionisti di diversi settori, mi ha concesso di poter far vivere diversi tipi di esperienze. Nel 2018 sono diventata guida ambientale escursionistica, Nel 2019 nasce quindi JanasAdventureSardinia, che ha lo scopo di far divertire i visitatori in Sardegna trasmettendo l’amore e il rispetto verso l’ambiente, la cura degli spazi che li ospitano, l’accoglienza delle persone e le loro tradizioni. Le esperienze che propongo sono create per avere emozioni in grado di far riequilibrare il rapporto tra uomo, natura e storia.